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Il valore dell'accoglienzaSiamo un'associazione di volontari che mettono a disposizione parte del loro tempo per accompagnare coppie di sposi, coppie di fatto, fidanzati, genitori e persone singole nella loro crescita e nei momenti di difficoltà attraverso percorsi di consulenza familiare, psicologica, legale.Le problematiche di cui si occupa il consultorio sono differenti: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() L'attività consultoriale è svolta da un'équipe di volontari, adeguatamente preparati, composta da: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() La consulenza agli utenti è il momento centrale della vita del consultorio; oltre a questa, un'altra attività fondamentale è costituita dagli incontri dell'èquipe che sono le occasioni di confronto e raccordo tra tutte le figure di volontari per migliorare il servizio, ma sono anche importanti per la formazione interna, la supervisione o la discussione di casi e la relativa assegnazione. Quando l'èquipe consultoriale lo ritiene necessario, può avvalersi della consulenza di collaboratori esterni o inviare il caso al Servizio pubblico o al servizio di Mediazione familiare competente per territorio. Il diritto alla riservatezza dell'utente è tutelato nel modo più rigoroso. Il servizio di consulenza è gratuito e si rivolge a persone maggiorenni. Il Consultorio Familiare è sostenuto dalla Curia della Diocesi di Piacenza-Bobbio, dalle offerte e dalle donazioni . La nostra storiaL’Istituto “La Casa di Piacenza” nasce nel 1970 su iniziativa del Vescovo Monsignor Manfredini, con lo scopo di promuovere e coordinare iniziative a favore della famiglia e operare nel campo sociale per promuovere una cultura sensibile ai valori della famiglia e della vita.Nel 1971 inizia la sua attività nell’ambito del suddetto Istituto il Consultorio Familiare, che nel 1985 ottiene dalla Regione Emilia Romagna l’autorizzazione al funzionamento con delibera n. 765 Nel 1973 entra a far parte dei Consultori UCIPEM (unione consultori italiani prematrimoniali e matrimoniali : www.ucipem.it) Nel 1979 nasce il Servizio di Aiuto alla Vita, un anno dopo l’approvazione della Legge n. 194/1978, che ha reso legale in Italia l’aborto volontario. Dal 1990 si chiama Servizio Famiglia e Vita. In questo momento il servizio non è operativo. Nel 1981 l’Istituto assume veste giuridica divenendo Associazione con un proprio Statuto. Nel 1999 viene iscritto nella Sezione Provinciale di Piacenza del Registro del Volontariato con deterrminazione dirigenziale n.605 del 29 aprile. Dal 16 febbraio 2018, in seguito a una riforma statutaria, diventa associazione generica secondo i dettami del Codice Civile, con la conseguente cancellazione dal Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato. L’Associazione non riceve alcun finanziamento pubblico e si sostiene grazie al contributo della Diocesi, le quote associative e le libere offerte di privati. |
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